Nel discorso al Congresso il presidente ucraino ringrazia gli Usa per gli aiuti

Zelensky: il sostegno
non è beneficenza
ma un investimento nella democrazia e nella sicurezza

TOPSHOT - US President Joe Biden and Ukraine's President Volodymyr Zelensky hold a press conference ...
22 dicembre 2022

Washington, 22. «L’Ucraina non è caduta, ma vive e combatte e non ci arrenderemo mai». Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo ieri al Congresso degli Stati Uniti.

Nel suo primo viaggio all’estero dall’invasione militare russa, lo scorso 24 febbraio, il capo dello Stato ucraino — accolto da un lungo applauso bipartisan — ha aggiunto: «La tattica russa è primitiva: distruggono tutto quello che vedono. Ma noi non ci arrenderemo». In precedenza, Zelensky era stato accolto alla Casa Bianca dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Il leader di Kyiv si è detto più convinto che mai di riuscire a sconfiggere le forze di Vladimir Putin e di arrivare ad una «pace giusta» che, per Zelensky, significa «nessun compromesso» sulla sovranità e l’integrità del suo Paese.

Elogiandone il coraggio, Biden ha assicurato a Zelensky il sostegno degli Stati Uniti «per tutto il tempo necessario», oltre a concedergli gli attesi sistemi di difesa Patriot, da tempo richiesti da Kyiv. «Non sarete mai da soli», ha assicurato il presidente americano durante la conferenza stampa nella East Room addobbata per le feste natalizie. «La battaglia dell’Ucraina fa parte di qualcosa di più grande», ha sottolineato Biden.

I due presidenti si erano visti l’ultima volta nello Studio Ovale della Casa Bianca nel settembre 2021, quando l’invasione della Russia era solo una minaccia.

Nel suo intervento al Congresso, Zelensky ha aggiunto che quella che gli Stati Uniti stanno facendo nei confronti dell’Ucraina «non è beneficenza, ma un investimento nella democrazia e nella sicurezza». «Sono soldi che gestiamo nel modo più responsabile», ha tenuto a precisare, chiedendo che vengano aumentate le sanzioni contro la Russia. Ha inoltre sottolineato che Biden ha sostenuto il suo piano di pace in 10 punti. Il presidente statunitense ha però rilevato che i partner europei non vogliono «scatenare la terza guerra mondiale o combattere con la Russia», ma mettere Kyiv «in condizioni di potersi difendere sul terreno, per poi vincere anche al tavolo delle trattative diplomatiche». Zelensky ha replicato di non sapere quale possa essere una pace giusta, dopo tante violenze che hanno inflitto così tanto dolore al popolo ucraino.

Gli ucraini «festeggeranno il Natale senza luce, ma anche se non c’è elettricità, la luce della nostra fiducia in noi stessi non si spegnerà», ha proseguito il presidente dell’Ucraina.

Mentre Zelensky incontrava Biden, Putin ha risposto convocando i vertici della Difesa — in diretta televisiva — per fissare gli obiettivi del 2023. Il messaggio è stato esplicito: «La priorità è proseguire l’“operazione militare speciale” in Ucraina, finché tutti i compiti non saranno svolti». E, per farlo, il leader del Cremlino ha assicurato che «non ci saranno limiti di finanziamento». Poi, la consueta “minaccia” nucleare. «La prontezza al combattimento della nostra forza nucleare sarà migliorata», ha precisato.

Sul terreno, intanto, proseguono senza sosta i combattimenti. Nelle ultime ore le forze russe hanno colpito almeno 23 volte la regione nordorientale ucraina di Sumy. Lo ha reso noto il governatore locale, Dmytro Zhyvytskyi, come riporta il quotidiano «The Kyiv Independent». Sono state prese di mira le comunità di Seredyno-Budska e Hlukhivska con mortai e lanciarazzi multipli. Al momento non si segnalano vittime.

Infine da segnalare che l’Unione europea sta organizzando per il prossimo 3 febbraio a Bruxelles un summit con l’Ucraina, al quale è stato invitato Zelensky.