I saluti
L'appello del Pontefice

Meno spese a Natale
e più aiuti per l’Ucraina

 Meno spese a Natale e più aiuti per l’Ucraina   QUO-285
14 dicembre 2022

Dopo la catechesi il Pontefice ha salutato i vari gruppi presenti nell’Aula Paolo vi, lanciando un nuovo appello per il martoriato popolo ucraino che soffre a causa della guerra. Infine l’udienza si è conclusa con il canto del Pater Noster e la benedizione.

Saluto cordialmente le persone di lingua francese. Il periodo di Avvento ci ricorda questo atteggiamento fondamentale del cristiano: la vigilanza. Attendiamo la venuta del Signore e lo facciamo restando attenti ai nostri fratelli più fragili che bussano alla porta del nostro cuore. In questo modo costruiamo la nostra vita con discernimento, in coerenza con il Vangelo. Chiediamo al Signore di tenerci vigilanti in umiltà e disponibilità. Dio vi benedica!

Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente a quelli provenienti dagli Stati Uniti d’America e dell’Università Cattolica d’Australia. A ciascuno di voi e alle vostre famiglie, giunga l’augurio di un fecondo cammino di Avvento, per accogliere, a Natale, il Bambino Gesù, Figlio di Dio e Principe della pace. Dio vi benedica!

Un cordiale benvenuto ai fedeli di lingua tedesca. In particolare saluto la delegazione del Land Alta Austria, insieme ai pellegrini della Diocesi di Linz con il loro Vescovo, Mons. Manfred Scheuer. Vi ringrazio per aver portato nuovamente la "Luce della Pace" da Betlemme a Roma. Imploriamo dal Signore il dono della pace, di cui il mondo ha tanto bisogno. Buon Avvento a tutti, benedico di cuore.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Pidamos a María, Virgen de la Dulce Espera, que nos enseñe a “velar y orar” para no distraernos en el seguimiento de su Hijo, y para descubrir su presencia salvadora en los acontecimientos de nuestra vida cotidiana. Que Dios los bendiga. Muchas gracias.

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua portoghese, in modo speciale al gruppo di giovani di Vila do Conde! Tutti attendiamo con fiducia la venuta del Signore. Dobbiamo chiederci: Io, rimango vigilante in questa attesa? Dio vi benedica e vi protegga da ogni male!

Saluto i fedeli di lingua araba. Bisogna rimanere vigilanti affinché lo spirito cattivo non entri nella nostra vita. La vigilanza è segno di saggezza, è segno soprattutto di umiltà, la via maestra della vita cristiana. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male‎‎‎‏!

Saluto cordialmente tutti i polacchi. L’Avvento è il periodo dell’attesa di Natale, è un momento di condivisione. Tanti di voi lo ricordano aderendo all’iniziativa della Caritas: “Da famiglia a famiglia”, grazie alla quale viene dato sostegno alle persone colpite da conflitti armati e crisi umanitarie in tutto il mondo. Quest’anno gli aiuti andranno anche alle famiglie ucraine. Vi incoraggio a perseverare nella condivisione con chi ha bisogno. Vi benedico di cuore.

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto voi giovani volontari, qui convenuti nella Giornata nazionale del Servizio civile e li incoraggio ad essere testimoni di bontà, di tenerezza e di amore gratuito con tutti, specialmente con le persone più fragili. E voglio dire una cosa: io ho trovato tre cose molto belle nella società italiana, nella Chiesa italiana. Una di queste è il volontariato. Voi avete un volontariato forte, forte! Andate avanti con questa spiritualità del volontariato che ci fa aiutare tanti, uno con l’altro e ci unisce pure. Sono lieto di accogliere la Corale di Oristano con il loro Arcivescovo, l’Associazione Nazionale Marinai e l’Associazione “I nostri angeli in Paradiso” di Favara.

Il mio pensiero va come di consueto, ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli — sono tanti! A tutti voi addito la figura di San Giovanni della Croce, Sacerdote e Dottore della Chiesa, di cui oggi celebriamo la memoria liturgica. Sull’esempio di questo grande maestro spirituale, testimoniate nell’esistenza quotidiana la vostra adesione alla volontà di Dio. E rinnoviamo la nostra vicinanza al martoriato popolo ucraino, perseverando nella preghiera per questi nostri fratelli e sorelle che soffrono tanto.

Fratelli e sorelle io vi dico: si soffre tanto in Ucraina, tanto, tanto! E io vorrei attirare l’attenzione un po' sul prossimo Natale, anche le feste. È bello festeggiare il Natale, fare le feste... ma abbassiamo un po' il livello delle spese di Natale — così si chiamano. Facciamo un Natale più umile, con regali più umili. Inviamo quello che risparmiamo al popolo ucraino, che ha bisogno, soffre tanto; fanno la fame, sentono il freddo e tanti muoiono perché non ci sono medici, infermieri a portata di mano. Non dimentichiamo: un Natale, sì; in pace con il Signore, sì, ma con gli ucraini nel cuore. E facciamo quel gesto concreto per loro.

Invitandovi tutti ad intensificare la preparazione spirituale al Natale ormai prossimo, di cuore vi benedico e adesso tutti insieme preghiamo il Padre Nostro.