14 dicembre 2022
Alla fine de Il testamento di Tito di Fabrizio De André, la strofa chiarisce la direzione del senso: «Io nel vedere quest’uomo che muore, madre, io provo dolore. Nella pietà che non cede al rancore, madre, ho imparato l’amore». È una canzone sui dieci comandamenti, tutti puntualmente confutati per riferimento al disastro dell’ipocrisia di chi li enuncia e poi non li vive. C’è rabbia, denuncia e lotta contro tutte le imposizioni (dogmatiche e morali) fatte in nome di un “Dio” mascherato dagli uomini che se ne servono come pretesto per il loro potere. Così, quanto al settimo comandamento «Non uccidere» si canta: «Il settimo dice: “Non ammazzare”/ Se del cielo vuoi essere degno/ Guardatela oggi, questa legge di Dio/ Tre volte inchiodata nel legno». Ma è nell’ultima ...
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