La lotta contro abusi e tratta
La Comunità di Sant’Egidio e il programma di iscrizione allo stato civile dei bambini in Africa

La rinascita dopo l’oblio

-- AFP PICTURES OF THE YEAR 2022 --
Maimun Ali, 31, holds her 2-year-old child at Sahal Macalin ...
09 dicembre 2022
Un «atto di protezione» nei confronti dei più piccoli e non solo. Così Adriana Gulotta, coordinatrice del programma “Bravo” (Birth registration for all versus oblivion) della Comunità di Sant’Egidio, definisce l’iscrizione allo stato civile dei bambini, in particolare in Africa. È la curatrice del saggio Nascere non basta. Bambini invisibili, tratta dei minori e stato civile in Africa. Dei 125 milioni di bambini che ogni anno nascono nel mondo, un terzo non viene registrato ufficialmente: questo il drammatico dato in primo piano nel testo che, pubblicato l’anno scorso dalle edizioni San Paolo con l’introduzione di Andrea Riccardi, raccoglie il «lavoro delle molte persone della Comunità di Sant’Egidio impegnate a livello mondiale» contro quell’oblio — per riprendere il nome del ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati