L’arte dell’ascolto e il sacramento della confessione

Un terreno su cui l’io
può schiudersi

 Un terreno su cui l’io  può schiudersi  QUO-279
06 dicembre 2022
Lacrime. Scorrono sempre più frequentemente. Venire a capo di sé, ma anche semplicemente aprirsi, ha un costo emotivo alto. Non sempre il confessore è preparato o sostenerlo, eppure le lacrime sono espressione di verità, prima ancora che riguardino questo o quel peccato. Il dialogo penitenziale, infatti, implica uno spazio che oggi contrasta più che mai col “tutto pieno”. Sono i giovani, più degli altri, ad avvertire l’improvvisa differenza del silenzio di chi sa ascoltare. Piangono, spesso dopo le prime parole. Ci sono, infatti, vuoti in cui si precipita, ma anche vuoti in cui ci si incontra. Una volta si diceva: “ascoltare” le confessioni. Se confidassimo nei numeri, dovremmo dirci fuori tempo massimo: pochi riti arrancano come il sacramento del perdono. In un mondo a pezzi, la riconciliazione ...

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