In scena

Il collezionista di voci

 Il collezionista di voci   QUO-273
29 novembre 2022
Un uomo trascorre i suoi giorni dentro a una stanza, parlando una lingua comprensibile solo a tratti, che riascolta attraverso le registrazioni fatte nel corso della sua vita. La sua principale attività — spiega Matteo Pecorini, attore e autore dello spettacolo Senza. Savant Beckett Box — è quella di custodire il tempo dentro a piccole scatole, catalogate una ad una mediante parole che ritornano e riaffiorano, generandone di nuove. Un moderno Krapp che «inventa e gioca, osserva e ascolta, combatte la solitudine dialogando con un mondo che prende vita intorno a lui». Un mondo fatto di voci: gli anni, gli eventi, i fatti storici, tutto riemerge a colorare un’esistenza trascorsa con l’unico intento di fermare il tempo, si legge nelle note di regia dello spettacolo che andrà in scena a Firenze, al Cantiere ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati