Graham Greene e il male in un brano tratto da «Letteratura moderna e cristianesimo»

Il martirio della speranza

 Il martirio della speranza  QUO-270
25 novembre 2022
Gli intrecci dei romanzi di Graham Greene sembrano quanto mai profani; il romanziere non interviene mai con quel colpo di pollice che fa risolvere le situazioni in senso edificante; molti romanzi si leggono come se fossero dei racconti gialli. Nella successione delle scene, la tecnica cinematografica imprime una potenza veramente avvincente. Su ogni libro stagna un’atmosfera d’incubo: il calore umido del Messico, la stanca lussuria di Brighton, l’Orient-express lanciato attraverso l’Europa, con il suo carico di destini grotteschi o tragici, la freddezza matematica di Stoccolma, la nudità calda e putrefatta della Sierra Leone. Anche un lettore meno attento però si rende conto che dietro il dramma visibile se ne svolge un altro. Una specie di contrappunto segreto conferisce a ogni gesto, a ogni parola una strana risonanza. Ci ...

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