L’eterna “corsa al mare”
raccontata dal cinema

Ogni anno il Medfilm festival, a 28 anni dalla sua fondazione per dare gambe ai principi della dichiarazione di Barcellona, ha un Paese ospite d’onore sul quale si concentra lo sguardo. L’edizione numero 28, chiusa a Roma il 13 novembre scorso, ha scelto il Mediterraneo, il continente liquido che gli dà il nome e che, secondo le aspirazioni della carta del ’95, dovrebbe diventare un’area di pace, di stabilità e di cooperazione; anche tramite la cultura, l’arte e la partecipazione (quest’ultima tra le parole chiave del Festival) . Una scelta, quella della direzione artistica di Ginella Vocca, che vuole ricordare come il “mare tra le terre” sta perdendo la sua dimensione di luogo percorso da culture sorelle, tante anime di una sola collettiva cultura mediterranea, nomade per sua natura. Trasformato in un sepolcro per ...