L’incontro del Papa con i familiari e la celebrazione della messa nella solennità di Cristo Re, XXXVII Giornata mondiale della gioventù

Ad Asti per ritrovare
il sapore delle radici

 Ad Asti per ritrovare il sapore delle radici  QUO-266
21 novembre 2022

«Da queste terre mio padre è partito per emigrare in Argentina»


«Da queste terre mio padre è partito per emigrare in Argentina. Sono venuto a ritrovare il sapore delle radici». Papa Francesco ha raccontato così, in semplicità, la visita ad Asti — sabato 19 e domenica 20 novembre — nell’omelia della messa celebrata nella cattedrale della città piemontese, nella solennità di Cristo Re, xxxvii Giornata mondiale della gioventù.

Il Pontefice ha dedicato la giornata di sabato a due visite private ai familiari, in occasione dei 90 anni della cugina Carla Rabezzana, a Portacomaro (dove si è recato anche in una casa di riposo) e Tigliole.

Domenica mattina, dopo aver ricevuto la cittadinanza onoraria di Asti, il Papa ha scambiato un abbraccio con la città che lo ha accolto con particolare affetto. Momento culminante la celebrazione della messa in cattedrale. Durante il rito ha conferito il ministero dell’accolitato al giovane seminarista Stefano Accornero. E, prima della preghiera dell’Angelus, ha incoraggiato i giovani in occasione della Gmg. «Il nostro tempo sta vivendo una carestia di pace» ha detto, esortando a pensare ai «tanti luoghi del mondo flagellati dalla guerra, in particolare alla martoriata Ucraina. Diamoci da fare e continuiamo a pregare per la pace!». Il Papa ha invitato a pregare «anche per le famiglie delle vittime del grave incendio avvenuto nei giorni scorsi in un campo di rifugiati a Gaza, in Palestina».

Al termine della messa, il Pontefice ha pranzato con i familiari nell’episcopio di Asti. Per poi ricevere l’abbraccio dei bambini nello stadio comunale, da dove è ripartito in elicottero per far rientro in Vaticano.

La celebrazione della messa