Dai dati del Bambin Gesù la realtà drammatica dei suicidi giovanili

Troppo soli

 Troppo soli  QUO-265
19 novembre 2022
«Una ragazzina di 14 anni ha cercato di uccidersi assumendo un blister di antipiretico, poi ha chiamato la madre in lacrime per dirle che stava morendo. Il motivo? I genitori erano sempre fuori casa e lei, dopo un lungo periodo di didattica a distanza, non ce la faceva più a stare da sola». A raccontarci uno dei tanti casi di tentato suicidio ad opera di un minore è il professore Stefano Vicari, primario del reparto di Neuropsichiatria Infantile dell’ospedale “Bambino Gesù” di Roma. «Innanzitutto, bisogna correggere lo stereotipo secondo il quale solo gli adulti soffrono di patologie psichiche. Queste malattie sono molto frequenti in età evolutiva e i suicidi rappresentano la seconda causa di morte tra i 10 e i 25 anni». In questa fascia d’età, la diffusione del Coronavirus e le ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati