L’ultimo treno di Lev Tolstoj

Ritorno all’infinito

 Ritorno all’infinito  QUO-264
18 novembre 2022
La vicenda della fuga di Tolstoj e dei suoi ultimi giorni di vita è nota in molti suoi dettagli. Alle 6 del mattino del 10 novembre del 1910, lo scrittore, accompagnato dal suo amico medico, il dottor Dušan Makovickij, lasciò per sempre Jasnaja Poljana. A fargli prendere questa decisione era stato l’ultimo affronto, in ordine di tempo, della moglie Sof’ja, sorpresa a frugare tra le sue carte in cerca del testamento. Senza avere un itinerario preciso i due si diressero alla vicina stazione di Ščëkino e presero un treno per Gorbačevo. Forse Tolstoj voleva puntare verso sud, Sebastopoli e il Mar Nero, i luoghi della sua giovinezza. Ma giunto a questa stazione volle andare verso occidente e prendere la coincidenza per Kozelsk alla volta del monastero di Optina, un punto di riferimento spirituale per tanti scrittori russi ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati