Intervento di monsignor Gallagher alla Wcecce

Proteggere l’integrità
della vita dei bambini

A child looks on at a tent camp for migrants in Kuty, near the Czech-Slovak border, Slovakia, ...
18 novembre 2022

Tashkent, 18. Con i suoi 9.230 orfanotrofi e 10.441 asili nido, dove migliaia di educatori e operatori sociali spesso lavorano in ambienti precari, la Chiesa non lascia indietro nessun bambino. L’istantanea riguardante l’impegno a tutto campo della Santa Sede per assistere i minori, è stata scattata da monsignore Paul Richard Gallagher, segretario della Sezione per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali, nel corso della Conferenza mondiale su cura ed educazione della prima infanzia (Wcecce), tenutasi nei giorni scorsi a Tashkent, Uzbekistan.

Gli sforzi di chi ogni giorno lavora al fianco dei piccoli «sostengono l’educazione, permettono a chi vive in strada, ai chi ha disabilità e ai bambini itineranti di riacquistare la loro dignità. Inoltre promuovono una cultura di rispetto dell’integrità fisica e psicologica del bambino, mentre provvedono ai loro bisogni di cibo, igiene e sanitari di base» ha detto l’arcivescovo. Monsignore Gallagher ha spiegato che «la Santa Sede continua a essere preoccupata per alcune derive ideologiche che, per rispondere a certe aspirazioni talvolta comprensibili, di fatto finiscono con l’imporre una posizione uniforme e inflessibile, mortificando così la comprensione stessa del miglior interesse del bambino». «La nostra comune sollecitudine per il benessere dei bambini — ha osservato — deve essere inscindibile dal coinvolgimento e dall’accompagnamento dei genitori, specialmente le madri, aiutandoli a comprendere la loro responsabilità di proteggere l’integrità e la santità della vita dei loro figli».