Il Papa ai calciatori protagonisti della partita promossa da Scholas Occurrentes

Semi di pace
capaci di cambiare il mondo

 Semi di pace capaci di cambiare il mondo  QUO-261
15 novembre 2022

Una rappresentanza dei calciatori che ieri, lunedì 14 novembre, hanno dato vita, allo stadio Olimpico di Roma, alla terza edizione della “Partita per la pace” — promossa dalla fondazione Scholas Occurrentes con il motto «We play for peace» e dedicata quest’anno al grande campione argentino Diego Armando Maradona — sono stati ricevuti in udienza nel pomeriggio dal Papa nell’Aula Paolo vi . Oltre agli atleti, all’incontro sono intervenuti circa duecento fra familiari e amici. Al termine, prima di congedarsi, il Pontefice ha salutato i partecipanti individualmente. Di seguito le parole che il Papa ha rivolto a braccio ai presenti.

Ringrazio tutti voi che venite da posti diversi, e posti lontani, per fare una partita: una partita, sì, ma è una partita per la pace!, questo è importante.

Pensate che le spese più grandi oggi nel mondo sono nell’industria delle armi. Perché si pensa sempre a fare guerre per distruggere. Voi avete preso il vostro tempo per venire a fare la gratuità della pace. E la pace va avanti così, con gesti come questi: gesti di vicinanza, gesti di amicizia, gesti della mano tesa, sempre, non con la pietra in mano per buttarla. Vi ringrazio di questo. Sono piccoli gesti ma sono dei semi, sono dei semi di pace, sono capaci di cambiare il mondo, perché sono semi di pace.

Grazie, grazie per questo che fate, per la partita di oggi, grazie perché dite: “Vogliamo la pace”, in un mondo che sempre cerca delle guerre e delle distruzioni. Grazie!

E grazie per dirci che è più importante, più importante un pallone di straccio, con la gratuità del gioco, che la conquista di un territorio con le guerre, quello non va. Grazie per la vostra testimonianza.

Voglio benedire tutti voi, le vostre famiglie, il vostro cuore: che sia un cuore libero, un cuore che vada avanti nella costruzione dell’amicizia. Il mondo ha bisogno dell’amicizia, della gratuità.

Al termine, dopo aver impartito ai presenti la Benedizione, il Papa si è rivolto al calciatore italiano Ciro Immobile, estendendo poi il pensiero al problema dell’inverno demografico nel Paese. Ecco le sue parole.

E tanti auguri a te per il quarto figlio! Quanti anni hai tu? [il papà risponde: 32]. Trentadue anni e quattro figli, è una bella produzione! Agli italiani dico: c’è bisogno di bambini in Italia, ci mancano i figli! Grazie.