Fraternamente intorno
alle due mense

 Fraternamente intorno alle due mense  QUO-260
14 novembre 2022

Secondo un’antica tradizione, in alcuni paesini d’Italia, per la cena di Natale, veniva lasciato un posto vuoto per il Signore che poteva bussare alla porta nella persona di un povero. Questa consuetudine, ricordata dal Papa durante la messa di ieri, nella basilica di San Pietro, ben esprime il significato della vi Giornata mondiale dei poveri. Anche in Vaticano, accanto alle centinaia di indigenti e di volontari che li assistono, è stato lasciato il posto per i più bisognosi che, inaspettati, bussano alla porta all’ultimo momento. Stringersi intorno alla mensa eucaristica in questa Giornata — istituita nel 2016 a conclusione del Giubileo della misericordia — e subito dopo sedersi insieme al Papa alla lunga tavolata per il pranzo nell’Aula Paolo vi è stato un segno della comunione fraterna che abbatte distanze e ostacoli.

Erano circa 1.300 quest’anno gli ospiti del Pontefice che, come da tradizione, offre il pranzo in occasione di questo appuntamento annuale. Molti di loro hanno partecipato alla messa nella basilica di San Pietro gremita di fedeli. Tra di essi diversi senzatetto, indigenti e bisognosi assistiti da Caritas Roma, dalla Comunità di Sant’Egidio, dalle Acli, dai gruppi vincenziani e da altre realtà associative.

Insieme con il Papa hanno concelebrato ventidue cardinali, tra i quali il decano del Collegio cardinalizio Re, quattordici vescovi, numerosi prelati — tra cui monsignor Roberto Campisi, assessore della Segreteria di Stato — e sacerdoti. Al momento della consacrazione, sono saliti all’altare i cardinali Krajewski e Czerny, e l’arcivescovo Fisichella.

L’appuntamento è stato promosso dal Dicastero per l’Evangelizzazione, sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo. Tra le iniziative organizzate in occasione di questa Giornata mondiale, il presidio sanitario allestito in piazza San Pietro per assicurare visite e farmaci a fasce di popolazione svantaggiate. Dal 7 al 13 novembre, infatti, delle cliniche mobili hanno offerto gratuitamente prestazioni di medicina generale, elettrocardiogrammi, analisi del sangue, vaccini antinfluenzali e tamponi Covid. È stato presente anche un camper per effettuare test su virus come l’epatite c, l’hiv e la tubercolosi. Il presidio è stato aperto quotidianamente grazie all’aiuto dei medici del Cuamm e della fondazione Policlinico Tor Vergata (Ptv), del corpo delle infermiere volontarie della Croce rossa, del gruppo Bios, della Misericordia, della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg).

Quale segno tangibile della carità, Papa Francesco ha offerto anche dei pacchi alimentari che vengono distribuiti nelle parrocchie di Roma. Infatti, ai parroci che ne hanno fatto richiesta sono state donate 5.000 scatole di derrate per un totale di 10 tonnellate di pasta, 5 di riso, farina, zucchero, sale e caffè, e 5000 litri di olio e latte. Inoltre, per venire incontro al momento attuale di crisi e di difficoltà economica dovuta all’aumento delle materie prime, verranno pagate le bollette del gas e della corrente elettrica ai bisognosi che si rivolgono ai centri caritativi.

In occasione della Giornata mondiale, anche in un’ottantina di diocesi italiane si sono svolte iniziative di sensibilizzazione organizzate dalla Caritas, che a livello nazionale ha realizzato una mini campagna con lo slogan: «Nella relazione, la libertà».