Il Papa celebra la messa e pranza con 1300 poveri nella giornata mondiale a loro dedicata

Agli angoli delle città
per ascoltare il grido
della miseria e del dolore

Pope Francis during a lunch with the poor on the occasion of the World Day of the Poor inside of the ...
14 novembre 2022

E rinnova il suo accorato appello: «La pace è possibile! Non rassegniamoci alla guerra»


Un «monito forte a rompere quella sordità interiore che tutti noi abbiamo e che ci impedisce di ascoltare il grido di dolore soffocato dei più deboli» è stato lanciato dal Papa ieri mattina, durante la messa celebrata nella basilica Vaticana in occasione della sesta Giornata mondiale dei poveri. Denunciando le situazioni di violenza e di ingiustizia che oggi feriscono l’umanità, il Pontefice ha ricordato che «i poveri sono le vittime più penalizzate di ogni crisi». E ha esortato ad «andare agli angoli delle città» per toccare con mano «quanta solitudine e angoscia si nascondono»: è qui — ha detto — che «si vede tanta miseria e tanto dolore e tanta povertà scartata». Per Francesco non si può restare indifferenti «davanti a tante calamità, davanti a questa terza guerra mondiale così crudele, davanti alla fame di tanti bambini, di tanta gente». Da qui l’invito a chiedersi «che cosa, concretamente, io posso fare di bene» per i più poveri e a impegnarsi ad «amare i figli più scartati». Un richiamo riproposto all’Angelus recitato in piazza San Pietro al termine della messa, con l’appello a non rassegnarsi alla guerra e a lavorare per la pace.

L'omelia

L'Angelus