Se non è vero questo
cosa mai lo è?

Da un po’ di tempo a questa parte, Kurt Vonnegut Jr. è il primo nome che ci viene in mente quando incorriamo nelle pagine di cronaca. È come se la realtà si stesse grottescamente equilibrando ai suoi stilemi. In occasione del centesimo anniversario della sua nascita, abbiamo sfogliato uno dei suoi scritti più discussi e amati, La colazione dei campioni ovvero Addio triste lunedì (Bompiani, 2020). Un’opera onirica, nient’affatto banale, senza un sistema logico e organico, che va letta divertendosi e «senza porsi troppi percome e perché». Molti passaggi sono ancora avvolti nel mistero del nonsense, ma non ha importanza né per Vonnegut né per noi. Ci siamo sempre chiesti, ad esempio, perché abbia deciso di aprirlo con una citazione di Giobbe, insieme a una lunga ...