Proposta una riforma con più flessibilità e certezza delle sanzioni

L’Ue alla prova
del Patto di stabilità

European Commission President Ursula von der Leyen speaks during a mini plenary session at the ...
10 novembre 2022
Bruxelles , 10. Più flessibilità e sanzioni certe: questa l’equazione posta alla base della riforma del Patto di stabilità, proposta ieri dall’Unione europea. Restano in vigore i rapporti di riferimento del Trattato di Maastricht: deficit al 3 per cento del Pil e debito al 60 per cento, così come rimane valido il parametro della spesa netta primaria. Il nuovo sistema prevede quindi che la Commissione e gli Stati concordino un percorso di aggiustamento dei conti in 4 anni (estendibili a 7) indicando riforme prioritarie e investimenti. Il piano di rientro dovrà essere approvato dal Consiglio e la sua applicazione sarà monitorata periodicamente. Non prevista, invece, la “golden rule” per escludere gli investimenti in green e digitale dal conteggio del debito, ma resta la regola di salvaguardia ...

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