Un festival musicale fatto da «non-concerti»

Arte che salva l’arte

 Arte che salva l’arte  QUO-256
09 novembre 2022
Per eseguire un brano musicale basta fare le note, nell’interpretazione entra in gioco il pensiero. Per fortuna lo stesso pezzo suonato o diretto da persone diverse produce effetti differenti in chi lo ascolta. Per questo si può discutere di come “faceva” la Nona di Beethoven Karajan, o e poi Abbado, poi altri dopo di loro. Perché ognuna di quelle letture presenta una diversa visione del mondo che ci circonda, ci interpella direttamente, parla a ognuno di noi in modo diverso. Insomma non ci intrattiene, ma ci chiede cosa ne pensiamo. (P.S. L’arte serve a riflettere non a rilassarsi). Ma quando si parla di musica sacra vale la stessa regola? Secondo Pablo Colino, compositore e maestro emerito del Coro della Cappella Giulia, ci vuole un elemento ulteriore: una spiritualità che non può prescindere dalla fede. Il ...

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