In una mano il Vangelo nell’altra il giornale

Non più parlare ai giovani ma raccontare i giovani agli adulti: le sfumature intergenerazionali, perché tra un giovane nato nel 2002 e uno nato nel 1998 passa un mondo, altro che quattro anni...; la percezione dell’estetica, perché l’imperfezione non sembra più un incubo da respingere; lo stato d’ansia che spaventa ma rappresenta; le uscite, prolungare i momenti di collettività perché casa e solitudine non sono per tutti sinonimi di sicurezza; il rapporto a volte migliore coi nonni anziché coi genitori; una musica fatta di parole, spesso tristi o arrabbiate, costantemente innamorate del mondo come non è. Poi il concetto di uso e possesso, perché l’idea di avere sempre qualcosa di nuovo tra le mani sta cambiando: ora basta avere qualcosa che funzioni, che consenta di ...