Gli incontri con il re e altri membri della famiglia Al Khalifa

Accoglienza
nello “spirito del villaggio”

 Accoglienza nello “spirito del villaggio”  QUO-254
07 novembre 2022

Tra appuntamenti previsti e fuoriprogramma la famiglia reale del Bahrein ha riservato a Papa Francesco un’accoglienza che va ben oltre le consuetudini protocollari: nei quattro giorni di presenza dell’ospite sul suolo dello Stato insulare del Golfo, il sovrano Hamad bin Isa Al Khalifa e i suoi congiunti più stretti hanno presenziato ai principali avvenimenti, fino al momento del congedo nella tarda mattinata di ieri, domenica 6. Arrivato alla Sakhir Air Base a bordo della Fiat 500 x bianca con cui si è spostato durante le varie visite, il Papa è stato salutato nella Royal Hall dal monarca, dal principe ereditario che ricopre anche la carica di primo ministro Salman bin Hamad, da altri tre figli del re, da un nipote e dal suo amico, il Grande imam di Al-Azhar, Al-Tayyeb, uno dei principali artefici e protagonisti del 39° viaggio internazionale del pontificato. Dopodiché Francesco è salito a bordo del velivolo che, decollato alle 13.16 locali, lo ha ricondotto a Roma.

Poco prima di recarsi al vicino aeroporto, fermandosi nella residenza in cui è stato ospitato all’interno del complesso del Palazzo reale Sakhir nei pressi della città di Awali, il vescovo di Roma aveva salutato il ministro della Giustizia del Bahrein, capo del Comitato d’onore e per questo presente agli avvenimenti dei giorni scorsi a nome dell’intero Paese.

Ma già sabato pomeriggio, prima di recarsi all’incontro con i giovani cattolici bahreniti, Papa Francesco aveva ricevuto la visita di Sua Maestà Hamad bin Isa Al Khalifa e aveva avuto modo di ringraziarlo per la calorosa accoglienza riservatagli dal Paese. Un’accoglienza nel segno dell’ospitalità, della ricerca dell’altro e della fraternità: caratteristiche dei popoli mediorientali, che il vescovo di Roma nel primo discorso al momento dell’arrivo aveva definito con un’efficace espressione “lo spirito del villaggio”. In segno di gratitudine, nel lasciare il Bahrein ha donato alla residenza che lo ha ospitato una brocca con bacile in argento e alla nunziatura apostolica un calice e una formella della medaglia del viaggio. (g.b.)