In Bahrein il nuovo accorato appello di Papa Francesco di fronte ai leader religiosi
a chiusura del Forum per il dialogo

No alla bestemmia
della guerra

 No alla bestemmia della guerra  QUO-252
04 novembre 2022

Si ponga fine al conflitto in Ucraina e si avviino seri negoziati di pace


Papa Francesco ripete il suo “no” alla «bestemmia della guerra» e rinnova l’appello «perché si ponga fine» al conflitto in Ucraina e «si avviino seri negoziati di pace». Dal Bahrein, dove è cominciato ieri il 39° viaggio internazionale del pontificato, la nuova accorata invocazione di pace è un grido che incalza la coscienza del mondo, oltrepassando le frontiere del piccolo regno insulare dove in questi giorni si sono riuniti i leader religiosi di diversi Paesi del mondo per il Forum di dialogo, conclusosi stamane alla presenza del Papa. E proprio dinanzi a loro Francesco ha lanciato un monito severo contro i «pochi potenti» che, mentre l’umanità soffre per le conseguenze di crisi e ingiustizie planetarie, giocano «con il fuoco, con missili e bombe, con armi che provocano pianto e morte, ricoprendo la casa comune di cenere e odio». Alle sue parole si sono unite quelle delle altre autorità religiose e politiche, dal Grande imam di Al-Azhar al patriarca ecumenico Bartolomeo fino allo stesso sovrano del Bahrein: un’unica voce per denunciare l’insensatezza e la mostruosità della guerra, come aveva fatto già ieri pomeriggio il Pontefice durante l’incontro con le personalità e i rappresentanti della società civile del Paese.