Lettera di Francesco al gesuita padre Sabino Maffeo

I 100 anni
di un «compagno di Gesù»

 I 100 anni di un «compagno di Gesù»  QUO-251
03 novembre 2022

«È una grande gioia e un’esperienza di vera consolazione spirituale potermi unire alla celebrazione di questa commemorazione, rendendo grazie al Signore che l’ha chiamata alla meravigliosa avventura della vita, che non avrà mai fine, ed alla vocazione di compagno di Gesù, per amare e servire in tutto». Lo ha scritto Papa Francesco nella lettera inviata al gesuita Sabino Maffeo, che ha compiuto 100 anni martedì 1 novembre. E proprio nella solennità di Tutti i Santi di 85 anni fa padre Maffeo era entrato nella compagnia di Gesù.

«Nei lunghi anni della sua vita — ha scritto Francesco nella lettera — ha assunto missioni di grande responsabilità, alcune legate specialmente alla Santa Sede. Così, dopo essere stato superiore della Provincia romana della compagnia di Gesù (1968-1973), ha svolto la missione di direttore tecnico di Radio Vaticana (1973-1985). Ha poi svolto un’altra missione a servizio della Santa Sede, a Castel Gandolfo presso la Specola Vaticana, prima come assistente del direttore e dopo come storico ed archivista (1985-2017)».

«Quelli che la conoscono da vicino — sono le parole del Papa indirizzate a padre Maffeo — testimoniano che ha vissuto, secondo l’espressione di sant’Ignazio, come un “fedele strumento nelle mani di Dio”, con grande gioia, carità e spirito di servizio». Nella residenza San Pietro Canisio, padre Maffeo sta ora vivendo «la missione di “pregare per la Chiesa e per la compagnia”. Mi ricordi nelle sue preghiere — ha concluso Francesco — perché credo nel potere della preghiera che, come afferma sant’Agostino, “è la potenza dell’uomo e la debolezza di Dio”».