Il «grido di pace» del Papa al Colosseo nell’Incontro internazionale organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio

Non rassegniamoci
alla guerra
Coltiviamo semi
di riconciliazione

 Non rassegniamoci alla guerra  Coltiviamo semi di riconciliazione  QUO-246
26 ottobre 2022

Con altri leader religiosi ha firmato l’«appello di Roma» per chiedere subito un cessate-il-fuoco universale


«Non rassegniamoci alla guerra, coltiviamo semi di riconciliazione; eleviamo al Cielo il grido della pace»: con un’accorata invocazione Francesco è intervenuto all’Incontro di preghiera con i leader cristiani e delle religioni mondiali svoltosi ieri pomeriggio, 25 ottobre, al Colosseo. A sessant’anni esatti dal radiomessaggio con cui san Giovanni xxiii intervenne in piena “guerra fredda” per scongiurare il rischio nucleare durante la crisi dei missili di Cuba, Papa Bergoglio ha ricordato che «oggi la pace è gravemente violata, ferita, calpestata: e questo in Europa, nel continente che nel secolo scorso ha vissuto le tragedie delle due guerre mondiali, e siamo nella terza». Purtroppo — ha constatato — «le guerre non hanno mai smesso di insanguinare e impoverire la terra», ma «il momento che stiamo vivendo è particolarmente drammatico», ha aggiunto. Del resto, ha rimarcato anche con un tweet sull’account @Pontifex, «il grido della #pace non può essere soppresso: sale dal cuore delle madri, è scritto sui volti dei profughi, delle famiglie in fuga, dei feriti o dei morenti. E questo grido silenzioso sale al Cielo». Articolato in due momenti, uno ecumenico all’interno dell’anfiteatro Flavio e uno interreligioso sul piazzale esterno, l’appuntamento si è concluso con la firma del vescovo di Roma e degli altri partecipanti di un appello di pace consegnato ad ambasciatori e politici presenti, per essere diffuso tra i popoli e i governanti. «Tacciano le armi — vi si legge —, si dichiari subito un cessate-il-fuoco universale... Si riapra il dialogo per annullare la minaccia» atomica.

Il discorso del Papa