Nella memoria liturgica del beato Giuseppe Puglisi

La vita come vocazione

 La vita come vocazione  QUO-242
21 ottobre 2022
Il 2 luglio 1960, nel santuario della Madonna dei Rimedi a Palermo, l’allora arcivescovo, il cardinale Ernesto Ruffini, imponeva le mani sul capo di Giuseppe Puglisi; il giovane seminarista, a quasi 23 anni, diveniva sacerdote. La preghiera dell’immaginetta-ricordo dell’ordinazione recitava: «O Signore, che io sia strumento valido nelle tue mani per la salvezza del mondo»; sotto, in un corsivo dal sapore antico, il suo nome; e, più sotto ancora, a caratteri grandi, in stampatello maiuscolo, la parola sacerdote. Puglisi in quell’occasione difficilmente poteva immaginare che un’altra immagine, quella della sua gigantografia, avrebbe campeggiato un giorno nel Foro Italico della città alla quale ha donato tutto: 25 maggio 2013, il velo bianco che ricopre l’effigie si apre e il sorriso di Puglisi — del quale oggi 21 ...

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