Le chiose dantesche di Guido Morselli

Quelle postille verdi o nere

 Quelle postille verdi o nere    QUO-241
20 ottobre 2022
Esili sottolineature e sottili tratti verticali sui bordi delle pagine di libri ingialliti; brevi e sbiadite postille in inchiostro verde o nero, lapidarie glosse e laconici appunti su foglietti diafanizzati dal tempo e sparsi fra le carte di vecchi volumi. Sono le tracce dei pensieri “a margine” disseminate da Guido Morselli nella sua biblioteca. Seguirle significa porsi in ascolto dei silenziosi dialoghi sostenuti per più di tre decenni con gli autori, antichi e contemporanei, con i quali lo scrittore bolognese si confrontava leggendone e ruminandone quotidianamente le opere durante i viaggi all’estero, nel corso degli anni di guerra e delle lunghe giornate di otium vissute nella solitudine di una casa-eremo che egli stesso aveva progettato e fatto costruire in un podere del Varesotto. In quei marginalia e in quelle annotazioni ...

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