I saluti
Nuovo appello alla preghiera per l’Ucraina

Solidarietà per la Nigeria
colpita dalle inondazioni

 Solidarietà per la Nigeria colpita dalle inondazioni  QUO-240
19 ottobre 2022

Un nuovo appello per la martoriata Ucraina, una testimonianza di solidarietà per la Nigeria colpita da inondazioni e un ricordo del mese missionario di ottobre hanno scandito i saluti con cui il Papa si è rivolto, dopo la catechesi, ai fedeli presenti in piazza San Pietro. L’udienza generale si è poi conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione apostolica.

Saluto cordialmente i fedeli di lingua francese, in particolare i pellegrini di Rennes, i Sindaci di Cambrai e i capi degli Istituti d’istruzione di Créteil, accompagnati dai rispettivi Vescovi. Saluto poi i pellegrini provenienti dalla Svizzera, dalla Repubblica Democratica del Congo e da Haiti.

Fratelli e sorelle, impariamo a capire il linguaggio del nostro cuore lasciandoci permeare dalla Parola di Dio, così potremo scoprire nel prossimo un’occasione offerta per conoscere meglio il libro della nostra vita.

Dio vi benedica!

Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente a quelli provenienti da Irlanda, Danimarca, Norvegia, Belgio, Indonesia, Canada e Stati Uniti d’America, come pure ai sacerdoti dell’Istituto di Formazione Teologica Permanente del Pontificio Collegio Americano del Nord. Nel rivolgere il mio saluto ai pellegrini della Nigeria, penso alle violente piogge che hanno colpito in questi giorni il loro Paese, provocando inondazioni, causando tanti morti, numerosi dispersi e ingenti danni. Preghiamo per quanti hanno perso la vita e per tutte le persone provate da così devastante calamità. Non manchi a questi nostri fratelli e sorelle la nostra solidarietà e il sostegno della Comunità internazionale.

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua tedesca. Cerchiamo in questo Mese Missionario di ottobre di capire sempre meglio la missione che il Signore ha affidato a ciascuno di noi. Chiediamogli di accompagnare e di portare a compimento tutte le nostre attività con la sua grazia.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. El próximo domingo celebramos la Jornada Mundial de las Misiones. Recemos especialmente por los misioneros y las misioneras que, enviados a distintas partes del mundo, escriben con sus propias vidas una historia de amor al servicio del Evangelio. Jesús los bendiga y la Virgen Santa los cuide. Muchas gracias.

Cari pellegrini di lingua portoghese e in particolare la Comunità Canção Nova di San Paolo, i fedeli delle parrocchie São Sebastião, Nossa Senhora Aparecida e Nossa Senhora das Graças, benvenuti! Di cuore vi saluto tutti e affido al buon Dio la vostra vita e quella dei vostri familiari. Pregate anche voi per me! Le vostre famiglie si radunino quotidianamente per la recita del rosario sotto lo sguardo della Vergine Maria, affinché in esse non si esaurisca mai l’olio della fede e della gioia, che sgorga dalla vita dei loro membri in comunione con Dio.

Saluto i fedeli di lingua araba. Il discernimento ci aiuta a leggere la nostra vita con tutte le sue consolazioni e desolazioni, e a riconoscere la verità che abita nel nostro cuore. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male!

Saluto cordialmente tutti i polacchi. La necessità di scrutare la propria vita, vale anche per i popoli. È importante conoscere la storia della propria patria per scoprire in essa le tracce della presenza di Dio. Per questo sono lieto che lunedì scorso sia stato inaugurato a Lublino il Centro per le relazioni cattolico-ebraiche. Auspico che esso favorisca la valorizzazione del patrimonio comune, non solo delle due religioni, ma anche dei due popoli. Vi benedico di cuore.

Saluto i pellegrini Croati! Sono lieto di accogliere in particolare i fedeli e sacerdoti di Varaždin, guidati dal loro Pastore, Mons. Božo Radoš. Cari amici, nell’occasione del venticinquesimo anniversario di fondazione della vostra Diocesi siete giunti presso la Tomba dell’Apostolo Pietro per confermare la vostra fede e, come giovane comunità diocesana, rinnovare la speranza cristiana. In questo luogo sacro, fissate lo sguardo verso il Signore Crocifisso, che spalanca le sue braccia per accogliere in sé tutto il mondo. Rafforzati dalla Divina Misericordia in questo pellegrinaggio, rimanete sempre saldi nella fede e pregate per la pace e l’unità della vostra Diocesi e della vostra Patria. Vi assicuro la mia spirituale vicinanza e benedico voi e le vostre famiglie.

Siano lodati Gesù e Maria!

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i seminaristi di Reggio Calabria, gli agenti di Pubblica sicurezza di Napoli e l’Azienda Teleperformance Italia di Taranto. Sono lieto di accogliere i fedeli della parrocchia San Timoteo di Termoli, e i cresimati della diocesi di Faenza-Modigliana, accompagnati dal loro Vescovo. Questi sanno fare rumore; sono bravi! Tutti incoraggio a ricavare dal Vangelo i criteri ispiratori per la vita personale e comunitaria.

E torniamo con il pensiero alla martoriata Ucraina e preghiamo per l’Ucraina: preghiamo per le cose brutte che stanno succedendo lì, le torture, le morti, la distruzione.

Il mio pensiero va infine, come di consueto, ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli. In questo mese di ottobre dedicato alla Vergine del Rosario, desidero invitarvi a guardare con filiale fiducia alla Madre di Dio, attingendo dal suo esempio e dalla sua intercessione la forza per andare avanti.

A tutti la mia benedizione.