L’Onu avverte: metà del mondo non è attrezzata per fronteggiare i disastri ambientali causati dai cambiamenti climatici

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TOPSHOT - Emergency workers patrol a flooded area as they evacuate residents in the Maribyrnong ...
14 ottobre 2022

Il sud-est australiano è sott’acqua. Le piogge torrenziali hanno colpito in particolare Maribyrnong, sobborgo di Melbourne, dove migliaia di persone sono state evacuate o soccorse grazie anche all’ausilio di gommoni. Si contano oltre cinquecento abitazioni allagate anche se il numero è destinato a crescere. Stesse scene in Algeria nord-occidentale, dove le inondazioni che hanno interessato la regione di Ksar Challala, nella provincia di Tiaret, hanno lasciato sul campo quattro morti, tra cui tre bambini, e tre feriti. Il nuovo rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di catastrofi e dell’Organizzazione meteorologica mondiale rivela che i Paesi con una copertura di allerta precoce limitata hanno una mortalità per catastrofi otto volte superiore rispetto ai Paesi con una copertura da sostanziale a completa. «Il mondo non sta investendo nella protezione delle vite e dei mezzi di sussistenza di coloro che sono in prima linea. Chi ha fatto di meno per causare la crisi climatica sta pagando il prezzo più alto» ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, sottolineando che «si verificheranno eventi meteorologici estremi. Ma non c’è bisogno che diventino disastri mortali».