A Ginevra, l’assemblea generale di Ebu per le News

I media europei
alla prova della guerra

 I media europei alla prova della guerra  QUO-236
14 ottobre 2022

«Le notizie sono un elemento vitale che i media di servizio pubblico possono offrire. Avere una forte presenza nel settore news è il nostro patrimonio più importante ed è assolutamente da difendere». È quanto affermato da Noel Curran direttore generale della Ebu (Unione europea della radiodiffusione) aprendo, a Ginevra, la diciassettesima assemblea generale per il settore notizie, la prima in presenza dopo la pandemia da covid-19. La due giorni, conclusasi ieri, ha visto la partecipazione di giornalisti delle principali radio e tv d’Europa assieme ad esperti di nuove tecnologie e personalità del mondo accademico. All’assemblea ha preso parte anche la Radio Vaticana (tra i membri fondatori di Ebu), rappresentata dal vicedirettore editoriale dei media vaticani, Alessandro Gisotti. Al centro del confronto i temi di grande attualità a partire dalla guerra in Ucraina. Il vertice Ebu, che raggruppa 113 enti di 56 Paesi, ha voluto mettere l’accento sul lavoro che stanno svolgendo i reporter di guerra in territorio ucraino, anche a rischio della vita. Liz Corbin, alla guida del dipartimento News dell’Ebu, dopo una lunga carriera alla Bbc, ha ringraziato i colleghi ucraini, ribadendo il sostegno dei partner europei affinché possano continuare a essere un esempio di giornalismo indipendente. Il servizio pubblico radiotelevisivo dell’Ucraina ha inoltre ricevuto il premio “Gunnar Høydal” per la straordinaria copertura della guerra e per lo sforzo nel condividere le informazioni con gli altri media del continente. È stata inevitabilmente una premiazione a distanza, contraddistinta dal collegamento da Kiev di Angelina Kariakina, caporedattrice della tv pubblica dell’Ucraina che ha parlato, in modo toccante, della sfida quotidiana del raccontare la guerra nel proprio Paese. Altro tema che ha avuto ampio rilievo nell’assemblea è stato il cambiamento climatico, un argomento su cui il pubblico non sembra sufficientemente attento. Se infatti, la comunità scientifica è pressoché unanimemente concorde nel considerare questa come una crisi dalle conseguenze catastrofiche, i media — è stato rilevato — non sempre riescono a darne conto in modo adeguato. Anche per colmare questo deficit, è stato annunciato che il Report News del 2023 dell’Ebu sarà proprio dedicato alla crisi climatica. Durante il vertice dei giornalisti europei è stato infine presentato il Reuters Institute Young Audience Report, un sondaggio che ha scandagliato l’approccio dei giovani rispetto alle notizie. La ricerca ha certificato che Internet è sempre più fonte di informazione per le nuove generazioni con tutto ciò che comporta per i media tradizionali e il giornalismo di qualità.