La messa di Papa Francesco per il 60° anniversario dell’apertura del concilio Vaticano II

Quando la Chiesa si riscoprì popolo di Dio

SS Francesco Santa Messa per il 60° anniversario dell’inizio del Concilio Ecumenico Vaticano II
12 ottobre 2022

È «per ravvivare il suo amore che la Chiesa, per la prima volta nella storia, ha dedicato un Concilio a interrogarsi su sé stessa» riscoprendosi «Popolo di Dio, Corpo di Cristo!». Questo per Papa Francesco il principale merito del Vaticano ii . Il Pontefice lo ha evidenziato all’omelia della messa celebrata ieri pomeriggio nel sessantesimo anniversario dell’apertura della storica assise. Nella memoria di san Giovanni xxiii , che di quelle giornate memorabili fu l’artefice, Papa Bergoglio ha presieduto il rito nella basilica di San Pietro rinnovando gli auspici del predecessore per una «Chiesa abitata dalla gioia» che rilancia il celebre Gaudet Mater Ecclesia! di Roncalli. Perché, ha spiegato il Papa argentino «se non gioisce» la Chiesa «smentisce sé stessa. Eppure — ha constatato — quanti non riescono a vivere la fede con gioia? Una Chiesa innamorata di Gesù non ha tempo per scontri, veleni e polemiche».

Ecco allora, ha aggiunto, «quant’è attuale il Concilio», con il suo aiutare «a respingere la tentazione di chiuderci nei recinti delle nostre comodità e convinzioni, per imitare lo stile di Dio». Da qui la gratitudine al Signore «per il dono» del Vaticano ii e l’invocazione affinché liberi gli uomini «dalla presunzione dell’autosufficienza, dallo spirito della critica mondana» e «dall’artificio diabolico delle polarizzazioni, degli “ismi”.

L'omelia