Papa Francesco
custode del “fuoco”

È sotto gli occhi di tutti lo stretto legame che unisce Papa Francesco al concilio Vaticano ii. Egli se ne sente figlio e custode. Lungo tutta la sua esistenza, ha trasformato e continua ancora oggi a trasformare le grandi intuizioni dell’evento conciliare in sangue del suo sangue, in carne della sua carne. E si tratta di un dato di tale portata che, come lui stesso ha più di una volta riconosciuto, egli richiama e rilancia il concilio anche “senza citarlo”, cioè anche senza sentire la necessità di precisare il documento a cui si riferisce. Nei momenti decisivi del suo magistero, accade così una sorta di fusione tra i suoi orizzonti, i suoi affetti e le sue parole e gli orizzonti, gli affetti e le parole stesse del concilio. Del resto — e quelle che seguono sono sue parole — «nella storia ...