Il duplice monito lanciato dal papa durante la canonizzazione di scalabrini e zatti

Scegliere la via della pace
di fronte al pericolo nucleare

Cars burn after Russian military strike, as Russia's invasion of Ukraine continues, in central Kyiv, ...
10 ottobre 2022

È scandaloso e criminale chiudere le porte ai migranti


Rievocando il sessantesimo anniversario dell’apertura del concilio Vaticano ii, che ricorre domani, martedì 11 ottobre, Papa Francesco ha esortato a «non dimenticare il pericolo di guerra nucleare che proprio allora minacciava» l’umanità, come sta accadendo oggi. Il suo accorato appello a «imparare dalla storia» e a percorrere sentieri di pace è riecheggiato ieri dal sagrato della basilica Vaticana durante l’Angelus domenicale con cui il Pontefice ha concluso la messa per la canonizzazione dei beati Giovanni Battista Scalabrini e Artemide Zatti. «Due esempi» di inclusione dinanzi alle «tante disuguaglianze ed emarginazioni» gravanti sui più deboli, aveva detto poco prima il vescovo di Roma all’omelia, denunciando come scandalosa e criminale in particolare l’esclusione dei migranti. «Li fa morire davanti a noi. E così — ha spiegato senza troppi giri di parole — oggi abbiamo il Mediterraneo che è il cimitero più grande del mondo». Ai fedeli presenti in piazza San Pietro devoti dei due nuovi santi — vescovo fondatore di congregazioni religiose che si dedicano soprattutto ai migranti, il primo, e coadiutore salesiano emigrato in Argentina, il secondo — Papa Bergoglio ha voluto ricordare l’esistenza di «una migrazione, in questo momento, qui in Europa, che ci fa soffrire tanto e ci muove ad aprire il cuore»: quella «degli ucraini che fuggono dalla guerra». Da qui il rinnovato invito a non dimenticare «la martoriata Ucraina».