L’appello all’Angelus

Scegliere la via della pace
di fronte al pericolo nucleare

 Scegliere la via della pace  di fronte  al pericolo nucleare  QUO-232
10 ottobre 2022

Al termine della messa per le canonizzazioni, dal sagrato della basilica di San Pietro il Papa ha guidato la recita dell’Angelus, che ha introdotto salutando i fedeli devoti dei nuovi santi, ricordando la beatificazione di Maria Costanza Panas e il sessantesimo anniversario dell’inizio del concilio Vaticano ii — collegandovi un accorato appello contro la minaccia nucleare che oggi come allora grava sull’umanità — e pregando per le vittime della strage nella scuola in Thailandia.

Prima di concludere questa Celebrazione eucaristica, saluto e ringrazio tutti voi, che siete venuti per onorare i nuovi Santi. Saluto i Cardinali, i Vescovi, i sacerdoti, le persone consacrate, in particolare i Missionari e le Missionarie di San Carlo Borromeo e i Fratelli salesiani coadiutori. Saluto con riconoscenza le Delegazioni ufficiali.

Oggi, a Fabriano, verrà beatificata Maria Costanza Panas, monaca clarissa cappuccina, vissuta nel Monastero di Fabriano dal 1917 al 1963, quando partì per il Cielo. Accoglieva quanti bussavano al monastero infondendo in tutti serenità e fiducia. Negli ultimi anni, gravemente inferma, offrì le sue sofferenze per il Concilio Vaticano ii, di cui ricorre dopodomani il 60° di apertura. La Beata Maria Costanza ci aiuti ad essere sempre fiduciosi in Dio e accoglienti verso il prossimo. Un applauso alla nuova Beata!

A proposito dell’inizio del Concilio, 60 anni fa, non possiamo dimenticare il pericolo di guerra nucleare che proprio allora minacciava il mondo. Perché non imparare dalla storia? Anche in quel momento c’erano conflitti e grandi tensioni, ma si scelse la via pacifica. Sta scritto nella Bibbia: «Così dice il Signore: «Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi dei sentieri del passato, dove sta la strada buona percorretela, così troverete pace per la vostra vita» (Ger 6, 16).

Assicuro la mia preghiera per le vittime del folle atto di violenza avvenuto tre giorni fa in Thailandia. Con commozione affido al Padre della vita, in particolare, i piccoli bambini e le loro famiglie.

Ed ora ci rivolgiamo alla Vergine Maria, perché ci aiuti ad essere testimoni del Vangelo, animati dall’esempio dei Santi.