Il laico professo salesiano Artemide Zatti

L’infermiere “parente
dei poveri” in Argentina

 L’infermiere “parente  dei poveri” in Argentina  QUO-231
08 ottobre 2022
La cronaca del collegio salesiano argentino di Viedma ricorda che, secondo l’usanza, il 15 marzo 1951 al mattino il campanone annuncia il volo al cielo del coadiutore Artemide Zatti, e riporta queste profetiche parole: «Un fratello in meno in casa e un santo in più in cielo». La sua canonizzazione il 9 ottobre celebra il dono di grazia, la testimonianza di santità che il Signore dona attraverso questo laico professo che ha vissuto nello spirito di famiglia tipico del carisma di don Bosco, incarnando la fraternità verso i confratelli e la comunità religiosa, la prossimità verso i poveri, gli ammalati e chiunque incontrasse sulla sua strada. Fanciullo e ragazzo a Boretto, Reggio Emilia, dove nacque nel 1880, cresce sulle rive del fiume Po in una famiglia povera, ma ricca di fede e di amore. ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati