Bailamme

Libri che «camminano»
da soli

 Libri che «camminano» da soli  QUO-230
07 ottobre 2022

Gilbert Keith Chesterton diceva che la realtà supera la fantasia, perché la fantasia è un prodotto dell’intelletto dell’uomo; mentre invece la realtà è creata da Dio. Ed ecco una piccola storia vera, che vale la pena raccontare a fine estate. Il mio amico Latino ama molto il mare e gli piace passeggiare lungo la riva con i piedi nell’acqua. In una calda mattina d’agosto, le onde gli hanno letteralmente portato contro … un libro. Un libro portato dalle onde, già questo è qualcosa di sorprendente.

Ma non basta. Latino è un curioso e ha quindi raccolto il volume, senza copertina, perciò anonimo. Ebbene, ha cominciato a leggere e il libro parla di … sommergibili! Quindi: dal mare, dalle onde, arriva un libro che parla niente meno che di sommergibili. Che bizzarra coincidenza. E c’è dell’altro.

Latino ha cominciato a sfogliare con delicatezza il volume, che si è aperto sulla foto in bianco e nero del sommergibile Scirè, lo stesso dove nella Seconda guerra mondiale ha prestato servizio il nonno Oscar. Latino quel libro non lo poteva certo abbandonare ai marosi. E così se lo è portato a casa, lo ha ripulito dalla sabbia e dalle alghe, lo ha asciugato ben bene e ora lo sta leggendo con passione e interesse. Se non conoscessi il mio amico e non avessi visto personalmente il volume, sarebbe difficile da credere. La storia si presta ovviamente a mille metafore sui casi della vita, le occasioni fortunate, le coincidenze, eccetera.

A me piace credere soprattutto che i libri ci vengano incontro, si offrano a noi per vie inaspettate e come tutti gli incontri, costituiscono un’opportunità. A coloro che amano leggere sarà certamente capitato di imbattersi, “per caso”, nel libro che gli ha cambiato, se non la vita, certamente il modo di vedere la realtà. Magari all’inizio non ci si rende neanche conto di trovarsi di fronte a una pagina, una parola speciale. Non sempre riconosciamo la voce che parla a noi direttamente, senza mediazioni, si rivolge alla nostra vita, la chiama per nome. È accaduto ai due discepoli, sulla via di Emmaus, di incontrare uno sconosciuto, che lì per lì non hanno riconosciuto. Ma poi si sono resi conto di quanto quelle parole gli scaldassero il cuore.

Anche il mio amico Latino avrebbe potuto continuare a passeggiare in riva al mare, ignorando quel fagotto di pagine inzuppate che gli andava incontro. Ma accade sempre qualcosa, un segnale indecifrabile ma potente, un magnete che attira l’ago della bussola e indica una direzione. Latino non ha mai trovato la copertina del libro che viene dal mare. Quindi non è riuscito a conoscerne il titolo né l’autore, né altro. Ma non importa, certe storie non hanno bisogno del titolo.

di Nicola Bultrini