Quando il nastro finisce scatta la noia

«Avevo fatti presenti i rischi connessi con l’inserimento del cosiddetto Uomo nell’equilibrio planetario attuale». A parlare non è la personificazione immaginaria di un dio creatore così come è stato tramandato da Scritture e narrazioni delle origini, ma il suo contrario, a seguire le fonti iraniche, vale a dire Arimane, la personificazione del male. Perché Il sesto giorno, compreso nei 15 racconti di Storie naturali di Primo Levi (Torino, Einaudi, 2022, pagine 296, euro 20, a cura di Martina Mengoni e Domenico Scarpa) in realtà innesca un procedimento che la narratologia avrebbe chiamato “a schidionata”, con una storia dentro l’altra, senza apparente soluzione di continuità, ma saldato da una vena a volte amara, altre volte scherzosa, altre ancora preveggente, come vedremo tra poco. ...