Il Papa in Bahrein
«Pace in terra agli uomini di buona volontà». È tratto dal Vangelo di Luca (2, 14) il motto del viaggio che Papa Francesco compirà in Bahrein dal 3 al 6 novembre prossimi, in occasione del “Bahrain forum for dialogue: east and west for human coexistence”. Lo ha resto noto oggi la Sala stampa della Santa Sede, insieme con il programma dettagliato e il logo della visita, la 39a internazionale del pontificato.
Nel regno insulare del golfo Persico il vescovo di Roma sarà per tre giorni ad Awali, dove ha sede la cattedrale cattolica, e trascorrerà il quarto anche nella capitale Manama, pronunciando sei discorsi, un’omelia e una meditazione all’Angelus.
Partirà nella mattina di giovedì 3 dallo scalo romano di Fiumicino alla volta della “Sakhir Air Base” di Awali, dove nel pomeriggio avrà luogo l’accoglienza ufficiale. Seguiranno la visita di cortesia a Sua Maestà il re Hamad Bin Issa Bin Salman Al Khalifa presso il “Sakhir Royal Palace” e la cerimonia di benvenuto nel cortile dello stesso palazzo, con l’incontro riservato alle autorità, la società civile e il corpo diplomatico, nel corso del quale è previsto il primo discorso del viaggio.
Venerdì 4 al mattino Francesco parteciperà alla chiusura dell’incontro interreligioso che è alla base del viaggio, presso la piazza Al-Fida’ nel complesso del Palazzo reale di Awali, nei cui pressi si trova anche la residenza papale. Qui nel pomeriggio è in agenda un incontro privato con il Grande imam di Al-Azhar che precede quello con i membri del “Muslim council of elders” presso la moschea del “Sakhir Royal Palace” e quello ecumenico con preghiera per la pace presso la cattedrale cattolica di Nostra Signora d’Arabia.
Come nella precedente visita in Kazakhstan dal 13 al 15 settembre scorsi, anche in questo caso la comunità di battezzati costituisce un “piccolo gregge” rispetto alla maggioranza musulmana della popolazione: su circa un milione e mezzo di persone, infatti, i cattolici sono appena 161 mila, per lo più lavoratori migranti, la cui cura pastorale è affidata a un vescovo, venti preti (tredici diocesani e sette religiosi), un consacrato non sacerdote, sette suore, una novantina di catechisti e un seminarista. La Chiesa gestisce due scuole materne e primarie con 987 alunni, e una media inferiore e secondaria con 328 studenti.
Ed è proprio per i cattolici del Paese che il Papa celebrerà la messa nella mattina di sabato 5 presso il “Bahrain National Stadium”, mentre nel pomeriggio l’appuntamento è con i giovani presso la scuola del Sacro Cuore, sempre ad Awali.
Domenica 6 il Pontefice raggiungerà la capitale Manama per un incontro di preghiera e la recita dell’Angelus con i vescovi, i sacerdoti, i consacrati, i seminaristi e gli operatori pastorali presso la chiesa del Sacro Cuore, ultimo appuntamento pubblico del viaggio. In tarda mattinata il ritorno ad Awali per la cerimonia di congedo presso la “Sakhir Air Base”. Il decollo è previsto verso le 13 locali e l’atterraggio a Roma-Fiumicino intorno alle 17.
Il logo della visita è costituito dalle bandiere del regno del Bahrein e della Santa Sede, rappresentate in forma stilizzata come due mani aperte, a significare anche l’impegno dei popoli e delle nazioni a incontrarsi senza pregiudizi, come “fratelli e sorelle”. Il frutto dell’incontro fraterno è il dono della pace, simboleggiato dal ramo d’ulivo raffigurato al centro.
La scritta “Papa Francesco” è di colore blu per indicare che il viaggio è affidato all’intercessione della Vergine Maria, venerata con il titolo di Nostra Signora d’Arabia, in particolare nella cattedrale di Awali, dono del regno del Bahrein alla Chiesa cattolica del Paese.