I saluti
L’invito di Francesco alla preghiera

Il dono della pace
per l’Ucraina

 Il dono della pace per l’Ucraina  QUO-228
05 ottobre 2022

Chiedere al Signore «il dono della pace» per «la martoriata Ucraina»: è il nuovo appello alla preghiera lanciato dal Papa durante l’udienza generale, al momento dei saluti rivolti ai gruppi di fedeli al termine della catechesi. L’incontro in piazza San Pietro si è concluso con la recita del Pater Noster e la benedizione.

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese in particolare i fedeli della Diocesi di Metz e i giovani del Collegio San Giuseppe.

Fratelli e sorelle, in questo mese di preghiera per le missioni, impariamo a coltivare momenti di silenzio e di incontro con il Signore perché ci ispiri le vie e i mezzi per essere sempre fedeli alla nostra vocazione di discepoli missionari.

Dio vi benedica!

Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Scozia, Norvegia, Svezia, Australia, India, Vietnam e Stati Uniti d’America. Rivolgo un saluto particolare ai nuovi studenti del Pontificio Collegio Beda e ai membri dell’Associazione cattolica di Predicatori dall’Inghilterra. Su tutti voi invoco la gioia e la pace di Cristo nostro Signore. Dio vi benedica!

Saluto con affetto i pellegrini di lingua tedesca, in particolare i chierichetti di Colonia, come pure i partecipanti alla settimana informativa della Guardia Svizzera Pontificia. Auguro a voi giovani un buon soggiorno, spiritualmente fruttuoso a Roma! Il Signore vi aiuti tutti a crescere nell’amore e vi protegga sempre!

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Pidamos a Jesús que nos enseñe a orar para poder conocer su Corazón, y que nos ayude a conocernos a nosotros mismos. Así seremos capaces, con su gracia, de seguir sus huellas con libertad y sencillez de corazón. Que Dios los bendiga y la Virgen Santa los cuide. Muchas gracias.

Cari pellegrini di lingua portoghese, benvenuti! Nel salutarvi tutti, in particolare i gruppi brasiliani di Goiânia e dell’arcidiocesi di São Paulo, nonché i fedeli portoghesi di Alcanena e della parrocchia São Paolo in Setúbal, vi invito a chiedere al Signore una fede grande per guardare la realtà con lo sguardo di Dio, e una grande carità per accostare le persone con il suo cuore misericordioso. Fidatevi di Dio, come la Vergine Maria! Su di voi e sulle vostre famiglie, scenda la benedizione del Signore.

Saluto i fedeli di lingua araba. La preghiera e la conoscenza di sé stessi sono elementi basilari dell’esistenza cristiana, elementi preziosi per trovare il proprio posto nella vita. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male‎‎‎‏!

Saluto cordialmente i Polacchi presenti a quest’udienza. Oggi ricordiamo nella liturgia Santa Faustina Kowalska. Tramite lei, Dio indicò al mondo di cercare la salvezza nella sua misericordia. Ricordiamolo soprattutto oggi, pensando specialmente alla guerra in Ucraina. Come ho detto domenica scorsa all'Angelus, confidiamo nella misericordia di Dio, che può cambiare i cuori, e nella materna intercessione della Regina della Pace. Vi benedico di cuore.

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i fedeli della parrocchia San Tommaso apostolo in Roma, e quelli della parrocchia di San Giacomo apostolo in Grugliasco. Saluto poi i rappresentanti della Caritas di Teramo-Atri, accompagnati dal loro Vescovo, il gruppo dei Servizi sociali salesiani, e gli studenti della scuola Sacro Cuore di Francavilla Fontana. Invito tutti ad imitare San Francesco, patrono d’Italia, la cui festa abbiamo celebrato ieri: il suo esempio di consacrazione a Dio, di servizio agli uomini e di fraternità con le creature, guidi il vostro cammino.

E non dimentichiamo di pregare per la martoriata Ucraina, sempre chiedendo al Signore il dono della pace.

Il mio pensiero va infine, come di consueto, ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli. Esorto anche voi a mettervi alla scuola del Poverello di Assisi, imitandolo nell’amore e nella contemplazione del Crocifisso.

A tutti la mia benedizione.