L’incontro tra Dostoevskij e il giovane Alej nella prigione siberiana di Omsk

Il sole anche di notte

 Il sole anche di notte  QUO-227
04 ottobre 2022
Uscito a puntate tra il 1861 e il 1862 sulla rivista «Vremja», le Memorie da una casa di morti di Dostoevskij si presentano come la descrizione romanzata dei quattro anni di lavori forzati, trascorsi in Siberia dallo scrittore (1849-1854) in seguito alla condanna per l’affaire Petraševskij (il sospetto era quello di una congiura antizarista). La critica contemporanea fece presto ad accostare le cupe atmosfere della prigione a quelle dell’Inferno dantesco (Herzen). Solo Turgenev, nel ringraziare l’autore per l’invio di alcune puntate delle Memorie, ci tenne a sottolineare «la fine e sicura psicologia» dei personaggi che vi erano rappresentati (lettera del 7 gennaio 1862; in Letopis’ žizni i tvorčestva F.M.D., t. 1, p. 329; tutte le traduzioni sono di chi scrive). Nelle Memorie c’è il degrado, l’orrore, tutto ...

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