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28 settembre 2022

Basilica papale e Sacro convento di San Francesco d’Assisi sul web


«Conosci san Francesco? I resti mortali di san Francesco d’Assisi riposano nella Basilica da ottocento anni insieme a quelli dei suoi primi compagni. Questo luogo santo, insieme alle altre chiese, fanno di Assisi una vera e propria città-santuario». Il sito internet della Basilica papale e Sacro convento di San Francesco d’Assisi accoglie così i pellegrini che fanno meta (anche) sul web all’indirizzo www.sanfrancescoassisi.org. E così, come ogni anno in preparazione della festa di san Francesco il 4 ottobre, da alcuni giorni è stata pubblicata online la novena che «costituirà l’occasione per meditare, giorno dopo giorno, il tema della predicazione che accompagnerà i pellegrinaggi, San Francesco cantore del Creato, a partire da una citazione dell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco (n. 246): “Tu che circondi con la tua tenerezza tutto quanto esiste”». Tante le notizie sugli eventi condivise su un sito da visitare a partire dalle sezioni dedicate alla Basilica, alle informazioni per potersi recare in pellegrinaggio di persona e, soprattutto, alla riscoperta del «frate Francesco».

Il sito italiano dedicato a san Vincenzo de’ Paoli


La Federazione nazionale italiana della Società di San Vincenzo de’ Paoli ha celebrato ieri la memoria del suo fondatore. La realtà italiana fa parte della Confederazione internazionale della Società di San Vincenzo de’ Paoli che è presente in 152 Paesi. Un’associazione della quale nel mondo fanno parte oltre 800.000 soci e un milione e mezzo di volontari, suddivisi in 48.000 gruppi operativi chiamati «Conferenze». Un termine — viene spiegato sul sito internet www.sanvincenzoitalia.it — che deriva da «Conferenze di Carità» perché «così si chiamavano i primi incontri organizzati dal beato Antonio Federico Ozanam insieme agli altri fondatori della Società di San Vincenzo de’ Paoli nel 1833». Volontari che intendono fare propria la cultura del «prendersi cura» attraverso la promozione dell’incontro nelle «visite»: verso gli ammalati e i carcerati. Una condizione riconosciuta come «povertà tra le povertà» e, per i vincenziani, «un impegno di carità tra i più difficili e coinvolgenti». Dal 2018 la Federazione ha cominciato a promuovere un progetto di formazione online, cresciuto durante la pandemia, che ora è disponibile con risorse video sul web per riflettere su come promuovere lo stile di visita domiciliare anche ai tempi del covid-19.

a cura di Fabio Bolzetta