Equo e solidale

 Equo e solidale  QUO-218
23 settembre 2022
Si chiama Fairtrade marking ed ha fatto irruzione sul mercato mondiale, come commercio alternativo, poco più di trent’anni fa. I prodotti di questo “marchio” sono stati realizzati da personale che fruisce di un’adeguata tutela sociale, escludendo quindi le produzioni ottenute in contesti industriali di semischiavitù, di lavoro forzato o comunque non rispondenti a minimi standard di tutela dei diritti dei lavoratori, commisurati alla situazione socio-economica del Paese di origine. Ha avuto il pregio di far conoscere i problemi legati alle importazioni a basso costo e di migliorare le condizioni di lavoro nei Paesi in sviluppo. «Atlante» di oggi accende i riflettori su questa “altra” economia che ha un obiettivo ambizioso: quello di promuovere una cultura equo (ed eco) solidale e tutelare la Casa comune.

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati