Nell’ultimo libro di Siegmund Ginzberg

Storia di un museo mai nato

 Storia di un museo  mai nato  QUO-214
19 settembre 2022
Da Tiziano Terzani che gioca a bridge a Goffredo Parise che si aggira nei mercati cercando di capire cosa sono le merci che si trova davanti; è difficile scegliere cosa privilegiare, raccontando Colazione a Pechino. Sogni e incubi di un impero senza tempo (Milano, Feltrinelli, 2022, pagine 352, euro 20) di Siegmund Ginzberg. Soprattutto dopo l’endorsement eccellente, che l’autore ha incassato da Papa Francesco, nella conversazione con i giornalisti sul volo di rientro dal Kazakhstan. Il consiglio per gli acquisti, in questo caso, riguarda un altro libro, Sindrome 1933, uscito tre anni fa (Feltrinelli, 2019), dedicato a quell’anno confuso e violento, in cui i cittadini tedeschi «cominciarono a seguire incantati il pifferaio che li portava nel burrone — ovvero Hitler, scrive Ginzberg —. La cosa più strana, ma niente ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati