All’Angelus l’appello del Papa per la fine dei combattimenti tra Azerbaigian e Armenia e in Ucraina

La pace è possibile quando tacciono le armi
e comincia il dialogo

TOPSHOT - Nina Gonchar, sits on a bed inside a bunker in Bohorodychne village in Kramatorsk, Donetsk ...
19 settembre 2022

La preghiera per la popolazione delle Marche colpita dalle inondazioni 


Fermamente convinto che «la pace è possibile quando tacciono le armi e incomincia il dialogo», Papa Francesco all’Angelus di ieri ha espresso «spirituale vicinanza alle famiglie delle vittime» dei «recenti combattimenti tra l’Azerbaigian e l’Armenia». Esortando «le parti a rispettare il cessate-il-fuoco, in vista di un accordo di pace» il Pontefice ha esortato i fedeli presenti in piazza San Pietro e quanti lo seguivano attraverso i media a continuare a pregare anche «per il martoriato popolo ucraino e per la pace in ogni terra insanguinata dalla guerra».

Dalla finestra dello Studio privato del Palazzo apostolico vaticano, il vescovo di Roma ha inoltre assicurato la propria «preghiera per le popolazioni delle Marche colpite» dalla «violenta inondazione» dei giorni scorsi, invocando il Signore «per i defunti e per i loro familiari, per i feriti e per chi ha subito gravi danni» e affinché «dia forza a quelle comunità» dell’Italia centrale.

In precedenza, commentando le letture liturgiche domenicali, Francesco si era soffermato sulla parabola dell’«amministratore disonesto». «Anche nel mondo di oggi — ha spiegato attualizzando la riflessione — ci sono storie di corruzione come quella del Vangelo; condotte disoneste, politiche inique, egoismi che dominano le scelte dei singoli e delle istituzioni, e tante altre situazioni oscure. Ma a noi cristiani non è permesso scoraggiarci o, ancora peggio, lasciar correre, restare indifferenti. Al contrario, siamo chiamati ad essere creativi nel fare il bene, con la prudenza e la scaltrezza del Vangelo, usando i beni di questo mondo... non per arricchire noi stessi, ma per generare amore fraterno e amicizia sociale».

L'Angelus del Papa