Le difficoltà nella creazione di un nuovo esecutivo a Belfast e le ricadute sul Protocollo nordirlandese annesso alla Brexit

L’Irlanda del Nord
ancora senza un governo

 L’Irlanda del Nord ancora senza un governo  QUO-213
17 settembre 2022
Tra le priorità della nuova premier britannica, Liz Truss, non va trascurato il superamento del pericoloso stallo politico nel quale si trova da maggio l’Irlanda del Nord. E non è irrilevante che Belfast, capitale della nazione storicamente divisa tra unionisti e nazionalisti, sia stata scelta per la prima visita del re Carlo iii nell’ottica di inviare un messaggio di unità. Dopo le elezioni di maggio, vinte per la prima volta nella storia dal partito nazionalista del Sinn Féin, l’Irlanda del Nord non intravede ancora la possibilità di formare un esecutivo. In base agli “Accordi del Venerdì Santo” del 1998 — che hanno creato l’architettura istituzionale, a presidio della pace da quasi 25 anni — i partiti unionisti e nazionalisti si dividono le cariche di premier e vicepremier che, nonostante ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati