L’impegno del presidente della Repubblica per «l’unità nella diversità»

È il momento del dialogo
per costruire la fraternità

 È il momento  del dialogo  per costruire la fraternità   QUO-210
14 settembre 2022

«Lei è giunto in Kazakhstan in un momento critico nella storia umana»: è andato subito dritto al punto il presidente Kassym-Jomart K. Tokayev, dando il benvenuto a Papa Francesco. «Colgo questa opportunità — ha detto — per rendere omaggio ancora una volta al suo impegno instancabile e convinto nel nome della famiglia umana in tutto il mondo». Oggi, ha affermato il presidente, «la famiglia delle nazioni è in equilibrio ai margini di un abisso mentre le tensioni geopolitiche si intensificano, l’economia globale soffre e la crescente intolleranza religiosa ed etnica diventa la “nuova normalità”».

«Gli orribili fenomeni dell’islamofobia e dell’antisemitismo continuano ad avvelenare il contesto internazionale e le politiche interne in troppi Stati» ha fatto presente, riconoscendo che «le minoranze cristiane in molti Paesi sono state brutalmente decimate».

Insomma, «l’umanità potrebbe davvero smarrirsi se non facciamo attenzione» ha avvertito il presidente della Repubblica, spiegando di ritenere «che sia davvero giunto il momento che i moderati di diverse culture e religioni mettano insieme la loro saggezza e le loro energie per unire la gente dietro le idee della pace, dell’armonia sociale e del sostegno reciproco».

«Nei trent’anni d’indipendenza il Kazakhstan ha messo in atto il proprio modello di accordo inter-etnico e interreligioso, basato sul principio di “unità nella diversità”» ha ricordato. E così «oggi il Kazakhstan è orgogliosamente casa della comunità cattolica più grande dell’Asia centrale. I cristiani, insieme ad altri credenti, danno un forte contributo alla costruzione di un Kazakhstan nuovo e giusto, dove prosperano la coesistenza, la tolleranza e l’accettazione reciproca».

«Data la nostra posizione unica al crocevia tra le civiltà musulmana, cristiana e confuciana, favorire la libertà di religione è parte integrante dell’agenda democratica della mia amministrazione» ha affermato il presidente kazako. «Come parte degli sforzi per contribuire alla causa dell’armonia e del dialogo nel mondo — ha ricordato — il Kazakhstan convoca il Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali. Sin dalla sua nascita nel 2003, questo forum è servito da buon esempio di come le persone possono incontrarsi come una cosa sola, malgrado le differenze».

«Credo fortemente che solo il dialogo, la fratellanza umana e il rispetto renderanno possibile la coesistenza e la tolleranza» ha proseguito, sottolineando: «In questo spirito, apprezzo molto lo straordinario impegno e il prezioso sostegno che la Santa Sede offre al lavoro del Congresso».

Rivolgendosi direttamente a Papa Francesco, il presidente della Repubblica si è detto «convinto che la sua partecipazione personale all’incontro ne assicurerà il grande successo e istillerà gioia e felicità autentica nel cuore di tutti i cattolici devoti in Kazakhstan e oltre».

In conclusione, il presidente Tokayev ha nuovamente ringraziato il Pontefice «per averci onorato della sua visita apostolica e per il suo forte messaggio d’ispirazione e di solidarietà per la nostra causa comune».