Il monito di Francesco durante l’incontro con i rappresentanti pontifici riuniti in Vaticano

Siamo testimoni
della terza guerra mondiale

 Siamo testimoni della terza guerra mondiale   QUO-205
08 settembre 2022

Preoccupazione per la violazione del diritto e per il rischio nucleare


«L’Europa e il mondo intero sono sconvolti da una guerra di speciale gravità, sia per la violazione del diritto internazionale, sia per i rischi di escalation nucleare, sia per le pesanti conseguenze economiche e sociali. È una terza guerra mondiale “a pezzi”, di cui voi siete testimoni nei luoghi in cui state svolgendo la vostra missione». Lo ha detto Papa Francesco ai rappresentanti pontifici che partecipano all’incontro triennale in corso in Vaticano da ieri, mercoledì 7 settembre, a sabato 10. Ricevendoli stamane nella sala del Concistoro, il vescovo di Roma ha rivolto ai presenti il saluto che pubblichiamo di seguito.

Cari fratelli!

Do il benvenuto a tutti voi e ringrazio ciascuno di essere venuto, affrontando anche non poche difficoltà.

Sono passati tre anni dal nostro scorso incontro. La tempesta della pandemia da Covid-19 ci ha costretti a varie limitazioni della vita quotidiana e delle nostre attività pastorali. Ora sembra che il peggio sia passato, e grazie a Dio possiamo ritrovarci. Ma purtroppo l’Europa e il mondo intero sono sconvolti da una guerra di speciale gravità, sia per la violazione del diritto internazionale, sia per i rischi di escalation nucleare, sia per le pesanti conseguenze economiche e sociali. È una terza guerra mondiale “a pezzi”, di cui voi siete testimoni nei luoghi in cui state svolgendo la vostra missione.

Vi ringrazio per tutto quello che le Rappresentanze Pontificie hanno fatto e stanno facendo in queste situazioni di sofferenza. Avete portato ai popoli e alle Chiese la vicinanza del Papa; siete stati punti di riferimento nei momenti di maggiore smarrimento e turbolenza.

E in tale contesto desidero ricordare insieme con voi i Nunzi Apostolici Mons. Joseph Chennoth e Mons. Aldo Giordano, che da poco ci hanno lasciato durante il loro servizio; come pure quelli defunti già in quiescenza negli ultimi tre anni. Questi nostri cari fratelli ci hanno preceduto nel cammino e ci invitano a guardare avanti e in alto.

Con questo sguardo andiamo avanti nel nostro lavoro, nell’oggi della Chiesa e del mondo, confidando nella grazia del Signore. Come Chiesa siamo impegnati in un percorso sinodale che vorrebbe far crescere nel popolo di Dio proprio questa dimensione di sinodalità. Anche voi siete stati coinvolti nella consultazione. E poi abbiamo all’orizzonte il Giubileo del 2025, di cui è stata avviata la preparazione. Come Curia Romana stiamo iniziando ad applicare la Costituzione apostolica Praedicate Evangelium: nata attraverso un processo di quasi nove anni, essa richiederà del tempo anche per entrare, per così dire, a pieno regime.

Affidiamo la nostra riunione e tutte le intenzioni che abbiamo nel cuore all’intercessione della Vergine Maria, nella festa della sua Natività.

E ora lascio a voi la parola per le domande e i suggerimenti che vorrete condividere.