L’iniziativa a Lecce e Taranto per la creazione di tessuti ecologici

Un filo dal mare per riannodare la vita in carcere

Roma 2000
Rebibbia, Carcere Femminile
Sezione Camerotti, interno di una cella
Rome 2000
Rebibbia ...
05 settembre 2022
Seppur all’interno dei confini carcerari, la rigenerazione delle vite di coloro che scontano una pena può passare anche attraverso un lavoro artigianale che li metta in contatto con il mondo esterno. Accade nelle carceri femminili di Lecce e Taranto dove, grazie al progetto “Innovazione Sartoriali” di “Fondazione Territorio Italia” e “Made in Carcere”, le detenute vengono impiegate nel processo di lavorazione del filo di scarto proveniente dalle cozze, il cosiddetto “bisso”, per creare ricami, accessori e decorazioni. «Ero una dirigente di banca e, dopo più di vent’anni, ho lasciato il mondo della finanza per occuparmi d’inclusione sociale, poiché credo nell’importanza di ridare dignità alle persone che hanno commesso degli errori e si trovano in stato di detenzione, donne che vivono in luoghi di degrado, ...

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