APPUNTI DI TEOLOGIA DANTESCA
Paradiso X-XIII

Canti di voci dissonanti

 Canti di voci dissonanti   QUO-202
05 settembre 2022
L’armonia polifonica della santità «Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature, / spetialmente messor lo frate sole, / lo qual’ è iorno, et allumini noi per lui (…) de te, Altissimo, porta significatione» (Laudes Creaturarum 5-9). Dante è giunto nel cielo del Sole, che Francesco definisce messor, signore, e frate, fratello, segno dell’Altissimo, di cui «porta significatione». Questa eredità semantica («nacque al mondo un sole) accompagna Dante nella scalata teologica dei canti centrali del Paradiso («nullo sensibile in tutto lo mondo è più degno di farsi essemplo di Dio che ‘l sole, lo quale di sensibile luce sé prima e poi tutte le corpora celestiali e elementali allumina» (Convivio, iii , xii 7), quanto mai impervia, perché ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati