Nella Basilica di Campo Marzio, dove riposa santa Monica

Al «figlio di tante lacrime»

 Al «figlio di tante lacrime»  QUO-201
03 settembre 2022
«Seppellite questo corpo in un luogo qualsiasi, senza darvene pena. Di una sola cosa vi prego: ricordatevi di me, dovunque siate, davanti all’altare del Signore». L’estremo congedo di Monica raccontato nelle Confessioni è un invito alla preghiera rivolto ai figli, Agostino e Navigio, presenti al suo capezzale. «Fretum frenabam», scrive nel suo capolavoro il vescovo di Ippona ricordando quel momento a distanza di alcuni anni: «Trattenevo le lacrime». Lei non lo aveva mai fatto: aveva vissuto una vita di lacrime, appunto, e di preghiere al Signore per la conversione dell’inquieto primogenito che, qualche mese prima di quell’ultimo saluto, era stato battezzato da Ambrogio a Milano. Ora la donna poteva finalmente addormentarsi e posare il proprio stanco corpo ovunque, anche lontano da casa, ...

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