Il diritto di essere arrabbiati

Ma non chiedeteci
di sorridere

 Ma non chiedeteci di sorridere  QUO-200
02 settembre 2022
Che poi un giovane, oggi, ha tutto il diritto di essere triste o arrabbiato. Non tanto per il mondo in cui viviamo, afflitto da crisi infinite che personalità inadatte non riescono ad affrontare né tanto meno a prevedere. Un giovane ha tutto il diritto, anzi forse ha addirittura il dovere, di essere triste o arrabbiato perché se c’è tristezza, rabbia e insoddisfazione per il presente, significa che c’è desiderio di futuro. C’è visione, ambizione. Ci sono i sogni. C’è l’anima, melodica e innamorata, e il cacciavite, rigido perché d’acciaio e rivolto ovunque perché a forma di croce. Senza dimenticare di coltivare anche lo spirito di sacrificio e di rinuncia, affinché la richiesta di diritti vada di pari passo con il rispetto dei doveri. Per la speranza, invece, non ...

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