A colloquio con Massimo Comparini, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia

Houston, non c’è problema

 Houston, non c’è problema  QUO-200
02 settembre 2022
Il 20 luglio 1969, 600 milioni di persone incollate ai televisori in tutto il mondo seguirono la missione dell’Apollo 11, convinte che «il piccolo passo per l’uomo, un balzo gigantesco per l’umanità», come l’astronauta Neil Armstrong definì il suo primo passo sulla luna, sarebbe stato solo l’inizio di una esplorazione che lo avrebbe presto portato a colonizzare altri pianeti. Non andò così. Furono unicamente le grandi pianure della faccia più conosciuta della ad essere visitate dagli astronauti nelle sei missioni tra il 1969 e il 1972. Poi venne il racconto degli anni in cui la conquista dello spazio diventò una dimensione della guerra fredda, e di quando fu sostituita dalla corsa agli armamenti nucleari. I viaggi divennero quasi routine e l’esplorazione spaziale non ebbe più ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati